L’ emergenza che stiamo affrontando ha dimostrato tutti i limiti “digitali – tecnologici” che hanno molte medio piccole imprese trentine e italiane. Credo sia arrivato il tempo, alla luce dell’esperienza diretta che stiamo vivendo, di innovare, ma innovare veramente.

Il tema dello smart working ( home working ) deve entrare nella vita delle nostre aziende pubbliche e private in modo sistematico, perchè sono convinto che molti imprenditori, manager  e amministratori pubblici e privati potrebbero organizzarsi per il futuro molto meglio e applicare più spesso questo modo di operare.
Molti lo hanno fatto in queste settimane in modo improvvisato o di urgenza, ma lo hanno fatto;  organizzarsi e strutturarsi, con il supporto di professionisti e aziende specializzate nel settore, per un lavoro più “intelligente” ci consentirà di applicare meglio questa “nuova” ( per molti ) metodologia di lavoro, con maggior frequenza, in modo più funzionale e quindi produttivo.  Quello che abbiamo fatto “per cause di forza maggiore”, dovrebbe entrare per cultura e organizzazione nella quotidianità di tutte le attività d’impresa, professionali a produttive del nostro territorio.

Proviamo a pensare ad esempio a quante riunioni si svolgono fisicamente nello stesso luogo, che si potrebbero in realtà realizzare a distanza, in video conferenza attraverso semplici strumenti informatici e digitali. Pensiamo a quanto tempo risparmiato e quanti costi risparmiati negli spostamenti.
E pensate a quanto, questo semplice cambiamento nelle nostre abitudini aziendali e professionali, potrebbe contribuire a migliorare l’inquinamento nelle nostre città, nei nostri territori.

E pensiamo a come potremmo riorganizzare la presenza fisica di tanti lavoratori e collaboratori o partner all’interno delle aziende. Certo, pensare ad uno smart working (home working) totale dall’oggi al domani risulta difficile. Ma si può pensare a processi ibridi e di integrazione graduale:  ad una turnazione all’interno dei team aziendali che in modo alternato e programmato possano alcuni giorni della settimana spostarsi fisicamente nella sede di lavoro, mentre altri  lavorare dalle proprie abitazioni o domicili. Otterremmo nuovamente risparmio di tempo per la produttività, un risparmio notevole in termini di inquinamento per il nostro ambiente e probabilmente anche un grosso contributo nella qualità della vita di lavoratori e collaboratori, uomini e donne, spesso padri e madri.
Non vale per tutti  perché in alcuni contesti aziendali e produttivi questo sarà di difficile applicazione, ma per molti altri sarà solo una questione di scelta.

Sono solo due esempi, semplici quanto concreti. Ci vorrà tempo, ma le soluzioni sono già disponibili.
Come sempre in questi casi, il passaggio più difficile da affrontare è quello della resistenza delle persone davanti al “cambiamento”. E per esperienza, posso dire che il cambiamento nei contesti aziendali di qualsiasi natura e dimensione, risulta spesso la sfida più difficile e complessa.
Imprenditori, professionisti, manager: non affrontate il cambiamento da soli. Fatevi aiutare da team e aziende specializzate.

…. ci vediamo in Videoconferenza, rigorosamente a distanza di sicurezza.

Mauro Paissan | Main Partner e fondatore Paissan Group
Responsabile area Sviluppo & Comunicazione